Anche quest’anno prosegue il sogno e la magia del festival ValGrandeBellezza!

 

A Cicogna e Cossogno (casa…) con compagnie professioniste, una residenza artistica e un laboratorio di circo per bambini, e poi alla conquista di nuovi alpeggi: stavolta al Pian Cavallone, con repliche a Miazzina al rientro dall’escursione, accompagnati come sempre da marching band nei vari appuntamenti.

 

Abbiamo bisogno di fantasia e di arte, di sognare e di immaginare, di stupirci e di  meravigliarci… e di tornare a farlo insieme. E di bellezza, tanta bellezza.

Vi aspettiamo!

Prenotate il vostro posto compilando il form qui sotto.

Possibilità di pernotto e di ristoro nelle strutture ricettive di Cicogna, Cossogno, Piancavallone, Miazzina e di posto tenda sempre su prenotazione.

CircoPitanga in “Corde Nuziali”

La storia di CircoPitanga è, come ogni storia, una storia unica. Ma ciò che la caratterizza forse di più è il suo background multiculturale e vario, che conferisce alle loro creazioni un tocco originale e universale allo stesso tempo.

Loïse Haenni, svizzera, e Oren Schreiber, israeliano, appassionati di duo acrobatico, creano emozioni attraverso il linguaggio del corpo in modo sottile, poetico, divertente, sviluppando uno stile proprio di portès aereo dinamico su un singolo punto di attacco.

“Corde Nuziali” è la storia di una coppia ingenua che si sta preparando per il momento più importante: il loro matrimonio. Però la fretta e l’obiettivo li coinvolge in una serie di eventi buffoneschi. La malizia di lei e la forza di lui riusciranno a portarli ad un lieto fine?

Un omaggio all’amore e al candore che salvano le coppie dalle situazioni più rischiose.

Discipline utilizzate: teatro fisico e acrobazia, mano a mano, duo aereo.

 

Duo LudiLò in “Resta”

Due personaggi alle prese con l’allestimento di una scena che sembra non essere mai pronta. Uno spazio che si espande orizzontalmente e verticalmente, senza limiti al movimento sui due piani.

Una corda, che è un gioco, è un rompicapo, è un mezzo di trasporto, è un legame che diventa visibile e tangibile, ma soprattutto è il fulcro di ogni attenzione, di ogni nevrosi, di ogni scoperta.

Con poetica comicità prende vita un alfabeto corporeo sempre più elaborato, fatto di un gesto che cresce in consapevolezza e virtuosismo, ma che allo stesso tempo sembra sempre più semplice.

Siamo due corpi, due persone, due donne. Saltando dentro e fuori queste definizioni possibili lo spazio diventa una stanza dei giochi, un disegno tridimensionale che si fa e si disfa, una relazione intricata dove piccoli conflitti assumono proporzioni esagerate, un luogo prezioso da allestire con cura, a volte in un modo un po’ ossessivo, ma è la cura che serve quando ci si prepara ad iniziare un gioco.

LudiLò è formato da Chiara Gorrieri e Giulia Scudeletti, un’ex atleta di salto in alto e un’attrice di teatro, che in momenti diversi della loro vita incontrano il circo e decidono di farne il proprio mestiere, specializzandosi in discipline aeree. Il duo si forma nel 2016, partendo da una ricerca sulla corda, attrezzo che contraddistingue la compagnia.

Discipline utilizzate: acrobatica aerea su corda, teatro gestuale, improvvisazione organizzata.

DuoFlosh in “Cabaret Zuzzurellone”

Il DuoFlosh è una giovane compagnia circense, nata dall’unione di due giovani artisti talentuosi e strapieni di energia: Francesco Fiore (in arte Frank) che, venendo da una famiglia circense, ha l’arte che gli scorre nelle vene e Nicola Carbone (in arte Nik) che, da quando ha conosciuto questo fantastico mondo, ci si è dedicato con tutte le sue forze.

Amanti del gioco e dello scherzo Nik e Frank presentano Cabaret Zuzzurellone.
Uno show adatto a tutte le età, un pentolone artistico ribollente, pieno zeppo di numeri acrobatici, giocoleria e gag comiche al limite della coerenza.
Coinvolgimento travolgente, energia scoppiettante e ritmo incalzante caratterizzano questo Varietà. La musica dal vivo, gli equilibrismi e i virtuosismi al palo cinese lasceranno il pubblico estasiato.

VogoBeat

Una Brass Street Band di 5 elementi che propone pezzi originali e cover ispirate alle hit dance anni 90/2000.

Formazione: Stefano Zucchetti – tromba, Michele Stucchi – sax contralto, Francesca Maiullari – sax tenore, Davide Stucchi – sax baritono, Gabriele Canali – percussioni.

Silly Farm duo

Sarah Leo – violino e Alex Barè – chitarra.

Il gruppo esegue musica tradizionale dell’area irlandese, scozzese, bretone, oltre ad un repertorio balfolk francese, italiano e internazionale.

I virtuosismi al violino accompagnati dal ritmo energico delle chitarre sono gli elementi che danno origine ad un sound trascinante e coinvolgente che non fa rimpiangere la presenza di altri strumentisti e crea un clima musicale unico.

Kamahatma

Al secolo Andrea Camatarri e Luigi Aquilino, musicisti e attori, presentano alcuni brani folk rivisitati e riarrangiati per chitarra e violoncello. 

Ma siate pronti a farvi ingannare: sentirete anche una sezione di fiati e, perché no, delle percussioni! Eppure sul palco, scusate, per strada, c’è un semplice duo…

Banda degli Ottoni a Scoppio – marching band

Una formazione di volontari della musica come occasione di festa o di rivendicazione, per i quali l’ascolto è elemento fondamentale del fare insieme.

La banda non ha maestro né spartiti, la creazione degli arrangiamenti avviene spesso attraverso il lavoro comune e grazie al contributo dei talenti e della fantasia di ciascuno.

Il repertorio è vario: dalla musica popolare a quella etnica, dalla musica su temi sociali e tradizionali a qualche ballabile pop.

LA RESIDENZA ARTISTICA

Recircles in “Kaba… into the wild"

Versione “wilderness” dedicata alla ValGrande, appositamente creata durante la residenza artistica a Cicogna, di “Kaba”, primo spettacolo della compagnia Recircles, formata da Andres Schlein, giocoliere, porteur e acrobata cileno, Alice Lombardi, giocoliera e agile italiana, Maria Baindurashvili, trapezista e agile olandese e Alva Harju Jansson, acrobata e porteur svedese.

“Kaba”, gonna in Georgiano.

La gonna è stato il primo indumento dell’umanità, il primo atto di pudore dopo la foglia. Il primo travestimento. Il primo NO! Indumento unisex, neutro per millenni. I suoi colori hanno indicato appartenenze e stati d’animo.

La sua lunghezza misura la libertà.

Indumento dalla forza scenica devastante, infinitamente trasformabile,

coreografico e teatrale, allusivo e celante, rivela e nasconde.

Quattro corpi e mille gonne, mille colori e mille fogge.

Come matrioska, gonna grande, bellissima fuori, custodisce inaspettate storie.

Vola appesa al trapezio. Danza vorticando in una ruota. Raccoglie i lanci e sfida le balistiche leggi.

Il suo utilizzo in ambito circense è nato dall’idea di riciclare materiali: essa infatti viene realizzata con abiti dismessi, destinati all’eliminazione e che acquistano una vita nuova, in cui colori e forme diventano il contenitore del movimento e degli attori.

Ogni protagonista ha la sua gonna che lo contraddistingue.

Essa si anima, diventa il mezzo espressivo che fa da accompagnamento e crea l’illusione di forme cangianti e inaspettate.

La gonna stessa diventa strumento, un oggetto nuovo nato, come l’araba fenicia, dalle sue ceneri e come superamento dei concetti di genere: l’arte senza pregiudizi, una rottura del protocollo identifica un certo abbigliamento con l’identità sessuale.

La costruzione di una struttura piramidale, in una parte dello spettacolo, crea una spinta verticale che porta una leggerezza eterea.

La piramide, simbolo di energia che dall’alto raggiunge la terra, crea un’immagine gigantesca e movimentata al tempo stesso.

Le composizioni ginnico – artistiche di fusione tra gli artisti creano figure plastiche immaginifiche, che sollecitano la ricerca spontanea del “bambino”, dormiente in ognuno, trascinando il pubblico presente nella corrente profonda della libertà.

La “gonna”, aperta, diventa un tendone, esprimendo simbolicamente la rappresentazione dell’arte circense.

Discipline utilizzate: giocoleria, trapezio, mano a mano, teatro e clownerie, rou cyr.

Circo in Fisa

Improvvisazioni di discipline circensi su brani tradizionali di montagna suonati dal vivo dalla fisarmonica di Massimo Losito.

Con Alva Harju Jansson dalla Svezia alla Rue Cyr, Maria Burandusivill dall’Olanda con il trapezio, Felipe Ignacio Ianiszewski Contreras dal Cile giocoleria e Vera Catarina Cruz Barbosa dal Portogallo alla corda molle.

“CircoBus” - Laboratorio di circo per bambini

Dai 5 ai 99 anni, con gli insegnanti della scuola di circo “Fuma che ‘nduma”. Un’occasione unica per sperimentare divertendosi alcune discipline del circo, dalla giocoleria all’acrobatica aerea con trapezio e corda.

LE VALLI INTRASCHE

Per Valli Intrasche si intendono due zone che fanno riferimento a due torrenti, il San Giovanni con i Comuni di Caprezzo, Intragna e Aurano, e il San Bernardino con quello di Cossogno; in mezzo a questi Miazzina. Il nome deriva dal fatto che erano le valli che portavano a Intra, che è stato Comune a sè stante fino al 1939, anno in cui con Regio Decreto (4 aprile 1939) unendosi a Pallanza è nata Verbania (da “Verbano”, altro nome con cui veniva chiamato il lago Maggiore). Successivamente si sono aggregati tutti gli altri Comuni, e nel 1992 è diventata capoluogo di Provincia del VCO.

 

Cicogna (732 mt s.l.m., 25 abitanti) si trova nella Val Pogallo, ed è l’unico centro abitato all’interno del Parco Nazionale ValGrande, motivo per cui è considerata la “Capitale del Parco”.

Cicogna dista 17 km da Verbania. L’accesso automobilistico è lungo la strada che parte dalla rotonda di Verbania Fondotoce, superato Santino (capoluogo del comune di San Bernardino Verbano) si procede per Rovegro e quindi, lungo una strada stretta e tortuosa, si arriva a Cicogna.

Cossogno (398 mt s.l.m., 686 abitanti) Comune di cui Cicogna è una delle sue frazioni, è crocevia di due realtà: a un chilometro dal capoluogo di provincia, Verbania, e privilegiata porta d’ingresso per il Parco, a un passo dalla città e totalmente inserita nella storia della civiltà rurale montana.

Una particolarità interessante è che è stato realizzato il primo elettrodotto commerciale, a corrente alternata, nel mondo e tuttora funzionante: fu realizzato tra Cossogno ed Intra nel 1892 dall’imprenditore Carlo Sutermeister in base al progetto del professor Galileo Ferraris.

L’Oratorio di Inoca (toponimo di luogo acquitrinoso) con una chiesetta del’600 e “La casa dei banditi” così chiamata perchè durante l’epidemia di peste era adibita a lazzaretto.

Miazzina (721 mt s.l.m., 354 abitanti), è disteso a mezza costa, immerso nel verde del soleggiato versante del Monte Pala, in posizione così panoramica da meritarsi l’appellativo ormai tradizionale di “balcone sul Lago Maggiore”. Da qui lo sguardo spazia dal Monte Genoroso nel Canton Ticino all’ampia distesa verde della Valle Intrasca, dal lago Maggiore ai laghi di Varese e Monate.

L’escursione ad anello al Piancavallone di domenica 30 luglio.

Ritrovo ore 8 con partenza ore 8.30 da Cappella Fina (Miazzina) dove è possibile parcheggiare l’auto (in alternativa anche al vicino Memoriale degli Alpini) sopra all’Alpe Pala. Ritorno partenza ore 15 dal Piancavallone.
Tempo di percorrenza: circa 2 ore andata e 2 ore ritorno; lunghezza 10 km; difficoltà E (media); dislivello + 450 (andata) – 450 mt (ritorno).

L’escursione è una delle più panoramiche nella porzione meridionale del Parco, con superba vista sul Lago Maggiore e su parte del Parco Nazionale.
Il punto di partenza è la Cappella Fina, posta a 1100 mt di altezza sopra l’Alpe Pala, nel comune di Miazzina.
Da qui guadagnando quota raggiungeremo l’alpe Cavallotti, e dopo aver superato un facile passaggio attrezzato con catene, si guadagna la cresta che segna parte della linea di confine dell’area protetta e di seguito salendo arriveremo al Pizzo Pernice.
Proseguendo poi in direzione nord, tra distese di mirtilli e rododendri, giungeremo al rifugio Pian Cavallone, dove è possibile pranzare.
Il ritorno sarà effettuato in parte ricalcando lo stesso itinerario e poi percorrendo parte del versante opposto; perdendo gradualmente quota termineremo il nostro giro sempre alla Cappella Fina.
Saremo accompagnati dalle Guide Ufficiali del Parco, che ci racconteranno i luoghi e la storia di questi meravigliosi territori e garantiranno un’assistenza professionale a tutti, permettendo una maggior sicurezza alla camminata, rendendola accessibile a tutti indipendentemente dalla preparazione personale di ciascuno.
Contributo 10 euro a persona da dare direttamente alle Guide alla partenza.

DOVE MANGIARE E DORMIRE A CICOGNA

Circolo Felice Cavallotti

366 3995052 – 0323 1976801

 

Agriturismo Corte Merina

335 5947526 – 0323 1975164

 

B&B Ca’ del Pitur

366 3995052 – 0323 1976801

 

Ostello ValGrande

371 3571697 – 0323 1971066

 

Casa Celestina – guest house

347 3414061 (solo whatsapp)

 

DOVE MANGIARE E DORMIRE A COSSOGNO

Antica Osteria da Donna Francesca

348 3647470
 
Agriturismo Villa Cresta – fraz. Ungiasca
392 2460289
 
Appartamenti per vacanze Le 2 Formiche
3487628038
 
B&B Giulietta e Romeo
0323 468375
 
B&B Cip e Ciop
339 7602372

DOVE MANGIARE E DORMIRE A PIANCAVALLONE

Rifugio Piancavallone

0323 407482

DOVE MANGIARE E DORMIRE A MIAZZINA

Hotel Milano e Ristorante Carpinus
344 1804105
 
Hotel Il Campanile
0323 494260
 
La Baita
338 3711793

media

Enti promotori

Comune di Cossogno, Miazzina, Caprezzo, Intragna, Aurano  (VB)

 
Direzione organizzativa e artistica

Massimo Dellavecchia – 121Eventi 

 
Grafica, sito web e comunicazione social

Daniela Ferzola

 
Ufficio stampa

Silvia Mura

 
Foto e video

Enrico Omodeo Salè – Atelier Produzioni

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    Per i pernotti e i pasti contattare direttamente le strutture ricettive

    INFO E PRENOTAZIONI PASTI

    Cicogna – Circolo 366 3995052
    Cossogno – Inoca 335 236341 o 335 475873
    Cossogno – Donna Francesca 348 3647470
    Rifugio Piancavallone 334 9894081
    Miazzina – parco giochi 335 5444956

     

    NB Si consiglia di arrivare all'appuntamento prescelto con largo anticipo e seguire via pagina Facebook gli aggiornamenti circa la viabilità e i parcheggi.

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